Una famiglia che va in rete: l’esperienza dei Comuni digitalizzati da Asmenet Calabria
Bello scoprire che la rete digitale dei Comuni calabresi sia una famiglia. Fatta di persone, di mani che si stringono, di sorrisi. Da venti anni infatti, gli occhi che scorrono sugli schermi e le dita che ticchettano sulle tastiere dei portali istituzionali, in un giorno dell’anno si materializzano in volti e storie che s’incontrano. A radunarli in assemblea, è Asmenet Calabria, l’Associazione che ha digitalizzato 336 dei 404 Comuni calabresi, creandone e curandone per ognuno il sito sul web.

Per fare il punto, presentare le novità legislative che si traducono in opportunità e servizi digitali, approvare il bilancio, nella baricentrica Lamezia (dove, se no?) sono convenuti in 250 tra sindaci o loro delegati.
Difficile trovare altrove uno spaccato così emblematico della realtà calabrese. Ed è anche, in un certo senso, la rivincita dei piccoli comuni, che nella omogeneità digitale dei servizi e delle opportunità, rinnovano una vocazione civica talora messa in ombra dalla visibilità ingombrante dei municipi più grandi.


Non è un caso se l’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni sia nata “traendo spunto dalla Calabria”, ricorda il presidente vicario Arturo Manera agli associati Asmenet arrivati da tutt’e cinque le province. “Il Centro Servizi Territoriale di Asmenet – può dire con orgoglio l’Amministratore Unico, Gennaro Tarallo – è il più grande d’Italia, ed eroga servizi digitali avanzati realizzando economie di scala, grazie ad una base associativa ampia e coesa”.
Le proposte dell’Associazione, sia nella modalità “cittadino informato” che in quella “cittadino attivo” sono illustrate da Annalisa Murrieri, che ne è la coordinatrice regionale.

A Lamezia, per i venti anni di Asmenet Calabria, c’è anche Corrado Zoccali: è l’account manager dell’apposito Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri a spiegare le linee della Trasformazione digitale sul territorio:
una presentazione ricca di leggi quadro, numeri, finanziamenti, asseverazioni, ma fatta soprattutto di tanta passione, nel dimostrare come “la pubblica amministrazione crea valore se genera servizi on line basati su dati non replicati, affidabili e certificati, e processi codificati e uniformi”.
A concludere non può che essere Francesco Pinto, nobile padre fondatore, con Gennaro Tarallo, di Asmenet Calabria, il quale oggi dalla sua Asmel (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, che raggruppa 4.616 dei 7.896 comuni italiani) guarda e difende il cammino delle sue creature (fra cui Asmenet Campania). Per le quali è un continuo fiorire di progetti: quello che riguarda il recupero dei borghi è solo uno degli ultimi esempi.

La mattinata della famiglia Asmenet, aperta col saluto del sindaco di S. Stefano di Rogliano, Lucia Nicoletti, Presidente della Giunta per il controllo analogo (l’organo più importante della società consortile), si chiude con l’approvazione del bilancio. Ma non è tutto, c’è la colazione di lavoro. Di più: c’è da tagliare la torta per festeggiare i primi 20 anni!