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Da Superiore Generale degli Agostiniani, nel 2009 Padre Prevost inaugurò a Rossano il monastero femminile di S. Agostino

Soddisfazione a Corigliano Rossano per l’elezione di Papa Leone XIV

  Se l’elezione a Papa dell’agostiniano card. Robert Francis Prevost ha suscitato in tutti grande entusiasmo, a Rossano la soddisfazione è stata giustificatamente maggiore perché in passato, da Superiore Generale degli Agostiniani, ha presenziato nel giugno 2009 alla inaugurazione in città del nuovo monastero delle Agostiniane sul colle di Piana Vernile, ufficiata dall’allora arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Santo Marcianò. Della gioia si sono fatti interpreti le monache che lo hanno allora ospitato ed a nome della diocesi l’arcivescovo Maurizio Aloise che, con un suo messaggio, nell’augurare al Santo Padre un fecondo ed illuminato Pontificato, ha invitato la comunità diocesana a lodare e ringraziare il Signore per il dono di papa Leone XIV alla Chiesa ed al mondo intero.

Il Monastero delle Agostiniane sul colle di Piana Vernile a Rossano. È stato inaugurato nel 2009 da Padre Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XIV.

Il monastero femminile di S. Agostino di Rossano è l’unico oggi in Calabria, anche se in passato l’Ordine ha goduto di significative presenze almeno dal XIII-XIV secolo: il primo impianto agostiniano sembra debba essere considerato quello di Paola inizialmente intitolato a S. Caterina e poi a S. Agostino; mentre del ramo femminile se ne ha notizia già nel 1326, anno in cui il monastero femminile O.S.A. di “S. Maria di Valverde” di Castelvetere (Caulonia), in diocesi di Gerace, oggi Locri-Gerace, tramite la priora Sr. Alamanna versa tre tarì di decima papale. Nel tempo i conventi arrivarono ad essere fino a 82, tutti definitivamente scomparsi tra la soppressione di papa Alessandro X del 1652 e quella del 1809 del decennio francese.

19 giugno 2009, Cattedrale di Rossano: il Superiore Generale dell’Ordine degli Agostiniani, padre Robert Francis Prevost, oggi Papa XIV, con mons. Luigi Renzo, all’epoca Vescovo di Mileto, Nicotera, Tropea, alla celebrazione per l’accoglienza delle Suore Agostiniane.

  A distanza di due secoli un monastero agostiniano femminile è tornato a brillare a Rossano ad iniziativa dell’arcivescovo Santo Marcianò che il 19 giugno 2009 ha accolto la piccola fraternità di monache agostiniane provenienti dal monastero di Lecceto presso Siena ed accompagnate, come si diceva, proprio dal Superiore Generale P. Robert Francis Prevost, oggi papa Leone XIV. Dalla sede provvisoria messa a disposizione dalla diocesi riadattando l’ex casa dell’ODA di Piana Vernile, il 28 agosto 2019 le Monache si sono trasferite definitivamente nel nuovo Monastero di “S. Agostino”, inaugurato nel ristrutturato ex Seminario Estivo in montagna dall’arcivescovo Giuseppe Satriano con la partecipazione di diversi Vescovi.

Papa Leone XIV nel primo saluto ai fedeli accorsi in Piazza San Pietro.

  Il monastero è concepito come una sorta di “spazio-giardino” destinato alla comunità delle monache, ma anche per ospitare persone in ricerca. Prima ed attuale Superiora è Sr. Lucia Solera, che così ha delineato la bella esperienza della fraternità monastica: “Viviamo la nostra vita fraterna nella semplicità di relazioni che cercano l’autenticità nell’amicizia e si aprono alla condivisione della vita e della fede con i fratelli”. Ed oggi la loro fedele testimonianza comincia a dare i suoi frutti con l’allargamento di una cerchia di amicizie che proprio in quella comunità trovano stimoli di fecondità spirituale nella riscoperta della propria fede.

Per questi risultati c’è da dare merito anche all’allora Superiore Generale degli Agostiniani, Padre Prevost, oggi papa Leone XIV, che nel favorire il sorgere della nuova comunità rossanese, ha creduto nella forza di quel seme gettato in terra di Calabria. 

  Benvenuto, Padre Santo, e grazie anche per il messaggio di pace alla Chiesa e al mondo con cui l’8 maggio scorso ha voluto dare inizio al suo mandato petrino: che la pace entri nel cuore di ogni uomo e di ogni donna e che sia una “pace disarmata, disarmante e umile”, come da Lei pronosticato.

(*) Vescovo emerito di Mileto, Nicotera e Tropea