Home » Quelle “stelle” che illuminano il cammino dei figli

Premio "Donna speciale 2025" alle mamme dell'associazione "Le Stelle del Faro" di Ricadi

Quelle “stelle” che illuminano il cammino dei figli

Il premio “Donna speciale 2025”, giunto alla nona edizione e promosso dal Club Innerwell di Nicotera, quest’anno è stato assegnato alle mamme dei ragazzi “speciali”, appartenenti all’associazione “Le Stelle del Faro” di Ricadi. 

Il  premio, sorto alcuni anni fa è finalizzato a riconoscere la valenza culturale, sociale ed umana di donne che, con la loro presenza e attività, hanno accresciuto il valore del territorio.  

E così, per questo speciale anno 2025, che coincide con il Giubileo della speranza, ecco che le premiate sono state  9 mamme di cui 6 viventi e che portano avanti con amore e abnegazione i loro meravigliosi figli, nati con disabilità. 

Per fare festa insieme e gioire con queste mamme, in tanti si sono dati appuntamento, nel pomeriggio della terza domenica del mese di maggio,  presso i locali del Centro “Tre tende” di Ricadi, insieme alle autorità civili e religiose del territorio, sotto la regia del presidente dell’associazione Franco Lico e la presidente del Club “Innerwheel” di Nicotera  Piera Mobrici Fumarola.

Nel corso della manifestazione si è parlato anche  dell’importanza  di riconoscere i  diritti basilari delle persone con disabilità, nella consapevolezza che  negli ultimi anni ci sono stati notevoli passi in avanti per garantire inclusione e pari opportunità, anche se permangono tuttora diverse  criticità nel settore socio- sanitario. 

Nell’associazione “Le stelle del Faro” i protagonisti sono loro, persone con un volto e con un nome: Pasqualino, Francesco, Pasquale, Paola, Lino, Tiziana, Antonella, Giovanna, Caterina, Vincenzo ed altri che ogni giorno si ritrovano in questi locali della parrocchia di Ricadi per trascorrere momenti di aggregazione, con attività di gruppo ed esperienze dove si sperimenta, nella semplicità dei gesti, la bellezza e il calore dell’amore. In questa ferialità che non fa rumore e non cerca nessun visibilità virtuale, come ha ben ricordato il parroco di Ricadi, si dipana e si costruisce il regno di Dio, nell’accoglienza di quella “carne franta” dove, come diceva il Beato Mottola,  c’è il Signore.

Accanto a questi ragazzi, ogni giorno operano anche alcune volontarie, che come angeli, si affiancano alle mamme, per la cura e l’assistenza necessaria, in un clima di grande collaborazione ed armonia, dove l’ascolto, il dialogo e lo scambio sono gli ingredienti necessari per costruire comunità e produrre resilienza, come ben sottolineato da una delle mamme premiate, Maria Del Vecchio, nel suo intervento conclusivo.

Dietro i volti di queste mamme, volti segnati dalle rughe dell’età, ma capaci di irradiare luce e sorrisi, c’è la storia personale di ciascuna di esse, di donne casalinghe ma anche impegnate nei diversi campi di lavoro: c’è una infermiera, c’è un insegnante, c’è chi ha lavorato alla posta, chi in un’azienda di famiglia, chi è rimasta vedova, chi ha dovuto affrontare altre difficoltà, ma tutte con un cuore grande, con un cuore speciale, come il cuore di Maria, la Madre di Gesù.