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Due incontri, una marcia e la S. Messa a Vibo Valentia, in occasione del Giubileo del mondo della politica

Politica, si è aperto un cantiere: adesso si cercano operai

Il 29 giugno scorso ha avuto luogo, su iniziativa dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro, il Giubileo del mondo della politica della Diocesi di Mileto Nicotera Tropea.

L’evento ha avuto luogo a Vibo Valentia in una prima fase nell’Auditorium del Valentianum, ove sono state svolte le relazioni, e poi, a seguito di una processione, nella Chiesa di Santa Maria la Nova e dello Spirito Santo, ove è stata celebrata la Santa Messa giubilare.

Significativa è stata la partecipazione di circa venti Sindaci del territorio e di un Consigliere regionale, oltre a un buon numero di cittadini e cittadine, che, dopo avere ascoltato le relazioni programmate e avere partecipato al dibattito che ne è seguito, hanno animato il percorso dalla sala del Valentianum alla Chiesa.

I Sindaci hanno sfilato indossando la fascia tricolore che indica insieme la carica ricoperta e i principi stessi della democrazia partecipata che ne ha determinato la elezione.

Estremamente interessanti sono state le due relazioni tenute rispettivamente dalla prof.ssa Daniela Ropelato, Docente di Scienza della politica all’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Toscana) e il dr. Paolo Pappaterra, Sindaco di Mormanno.

La prof.ssa Daniela Ropelato (“cittadinanza attiva: il nostro contributo al bene comune”), partendo da un inevitabile riferimento alla drammatica situazione internazionale attuale, ha evidenziato il ruolo insostituibile che è affidato alla politica per costruire condizioni di vita degne e, in particolare, in quell’ambito, l’importanza di una cittadinanza attiva, libera e consapevole che, nel rispetto e al contempo in forza delle previsioni espresse dall’ultimo comma dell’art. 118 della nostra Carta costituzionale, si faccia carico in via diretta e pregiudiziale dei problemi della varie comunità, così attuando il principio della sussidiarietà, che è così caro alla dottrina sociale della Chiesa e che è oramai norma di rango costituzionale.

L’evento giubilare che a Vibo Valentia ha coinvolto il mondo della politica, è culminato con una S. Messa celebrata dal vescovo Attilio Nostro nella chiesa di Santa Maria La Nova.

Il dr. Paolo Pappaterra (“spopolamento delle aree interne: rilevanze socio economiche”), dalla sua esperienza di Sindaco di un Comune dell’entroterra cosentino, ha ricavato non solo i dati di un fenomeno, quello dello spopolamento appunto, che oramai grava pesantemente sulle varie realtà non solo della nostra Regione, ma anche i segnali incoraggianti quantomeno di un impegno a trovare soluzioni che, sotto la forma di nuove forme di lavoro, possano favorire la restanza, se non addirittura, in prospettiva, un ritorno alle origini di coloro che hanno dovuto lasciare la propria terra in cerca di futuro.

Interessante è stato anche il dibattito che ne è seguito, nel corso del quale è intervenuta anche la Vice Sindaca del Consiglio comunale dei Ragazzi di Mileto, una presenza questa che ha una valenza che va ben al di là delle pur importanti sue dichiarazioni, nel senso che indica una strada alla politica istituzionale: quella dell’investire non tanto ovvero non solo su opere pubbliche, pur importanti, ma sull’uomo a cominciare dai giovani da considerare non come futuro delle nostre comunità ma come uno splendido presente, così da formare cittadini consapevoli e capaci.

In tale ottica degno di rilievo è il dato relativo al fatto che una buona parte dei Sindaci presenti fossero di più o meno giovane età e che, tra loro, ci fossero anche alcune donne.

S. E. Il Vescovo Attilio Nostro, che ha accolto coloro che hanno partecipato all’evento, ha guidato la processione e ha celebrato la Messa giubilare: nella sua omelia ispirata al Vangelo del giorno, traendo lo spunto dalle imponenti figure di Pietro e Paolo di cui ricorreva la festività, ha richiamato alla attenzione la indispensabilità che la politica sia animata da valori alti quali quelli testimoniati dai due santi.

Un momento del “Laboratorio di partecipazione per il bene comune” al Centro Diocesano Multimediale presso la parrocchia Sacra Famiglia di Vibo Valentia.

Nel pomeriggio poi si è svolta una seconda fase della giornata a cura sempre della Pastorale sociale diocesana e della Associazione Insieme per il Bene comune.

Nella sala multimediale diocesana sempre a Vibo Valentia si è svolto infatti il  Laboratorio di partecipazione che, promosso e condotto ancora dalla prof.ssa Daniela Ropelato, ha visto coinvolti una quarantina di persone tra cui due ex Sindaci di Vibo Valentia (dr. Elio Costa e avv. Maria Limardo) e un ex Vice Sindaco della Città (dr. Domenico Primerano).

All’evento, nel corso del quale si è discusso e si è dialogato in particolare sul tema del bene comune e dei beni comuni, ha partecipato anche la Presidente del Consiglio comunale dei giovani di Cosenza, che ha dato il suo personale e molto significativo contributo, descrivendo da dove è nato il suo impegno di diciottenne e come quel Consiglio comunale sta operando.

Per concludere quello che è emerso dalla bella e importante giornata vissuta è che il Giubileo sia stato una occasione per rifissare insieme le motivazioni dell’impegno politico e, da qui, per ricavarne gli stimoli a continuare a operare con mezzi e metodi sui quali si lavorerà per la tutela sempre più concreta del bene comune.

La sensazione per chi l’ha vissuto è che con il Giubileo si sia aperto un cantiere: si cercano operai.