Appunti di un viaggio fino alla grotta di Massabielle
Pellegrini di speranza a LourdesÈ notte inoltrata quando si parte alla volta di Lourdes. Ognuno, dalla propria stazione ferroviaria sale a bordo del treno dove i volontari dell’Unitalsi, sono pronti ad accogliere i pellegrini. Il viaggio è lungo, ma tutto diventa più agevole con la consapevolezza, perché c’è qualcosa di straordinario che li attende, avvenuto l’11 febbraio 1858, a Massabielle: Bernadette Soubirous, una ragazza di 14 anni, mentre raccoglieva legna con sua sorella e un’amica, vide e udì una “signora” nella grotta, segnando l’inizio delle diciotto apparizioni che si susseguirono.

Si arriva a Lourdes, pensando che sia una meta da raggiungere, ma spesso diventa un punto di partenza verso un cambiamento che avviene dentro di noi, tutto è diverso. Un incontro di sguardi di persone che non conosci, ma con il passare dei giorni quei volti – rivolti, diventano familiari. A Lourdes, realizzi che nulla è scontato; anche un semplice gesto è un dono. Non si distingue più chi è l’ammalato e chi è il volontario, perché si scopre che siamo tutti ammalati nel corpo o nell’anima e tutti abbiamo bisogno di amore; molto spesso è l’ammalato ad aiutarti; nascono amicizie sincere che durano negli anni senza fitri. Momenti forti, che lasciano un segno scolpito nel cuore che nessuno può togliere. In quei momenti, capisci che tutti facciamo parte di un disegno più grande di noi.

Ventiquattro ore di viaggio, in cui dame e barellieri prestano il loro servizio rendendo possibili l’assistenza ai fratelli più fragili e bisognosi, le attività religiose, la pulizia e la distribuzione dei pasti. Una quotidianità, vissuta tutti insieme nella preghiera, nella fraternità, nell’aiuto del prossimo e di chi è in difficoltà. E poi, tantissimi giovani al servizio di chi ha bisogno, ragazze e ragazzi pronti a dispensare sorrisi e abbracci ai tanti meno fortunati. “Il nostro pellegrinaggio – afferma Mons Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo e Assistente Nazionale di Unitalsi -, è scuola di pace e fraternità: continuiamo a viverlo con fede e amore, certi che solo la carità genera legami duraturi e speranza concreta per l’umanità. Lourdes è il luogo in cui questa relazione rifiorisce: nella preghiera, nei gesti di fraternità, nell’ascolto, nel silenzio, nel volto di chi soffre”.