Parole forti del vice presidente della CEI, nella S. Messa del Corpus Domini trasmessa su Rai Uno
Mons. Francesco Savino: “Il potere e la ricchezza generano le guerre, i disastri visibili in questa ora tragica della storia”“Non è il potere, non è la ricchezza che possono salvarci la vita, che possono salvare il mondo. Il potere e la ricchezza generano conflitti: guerre, disastri sono sotto gli occhi di tutti, mai come in questa ora della storia, storia tragica, storia disumana, storia di follia, dove la guerra ha preso il posto di ogni diplomazia, di ogni politica e di ogni negoziato.”

Risuonano particolarmente accorate, nel giorno dell’attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari dell’Iran e dei missili iraniani su Israele, le parole del vice presidente della CEI. Monsignor Francesco Savino, le ha pronunciate nell’omelia della S. Messa del Corpus Domini, celebrata nella cattedrale di Cassano allo Jonio (CS) – diocesi della quale è vescovo – e trasmessa in diretta su Rai Uno
“Celebriamo e confessiamo, mai come in questa celebrazione di oggi del Corpus Domini, un Dio che costruisce ponti e abbatte muri: nutrendoci di lui, – ha affermato il presule – “diventiamo distruttori dei muri di diffidenza e di pregiudizio che ancora oggi separano i ricchi dai poveri, gli italiani dagli stranieri, i progressisti dai conservatori, gli amici dai nemici. No, Gesù è la testimonianza di un amore veramente inclusivo.”
Monsignor Savino ha poi affermato che “l’Eucarestia, il Corpus Domini raduna ciò che le idee non sanno avvicinare; l’Eucarestia alimenta la rivoluzione da cui nessuno è escluso; il rinnovamento in cui nessuno perde se non i propri fantasmi.
Questa domenica, la domenica del Corpus Domini – ha aggiunto il vice presidente della CEI – è la festa di un mondo nuovo che già esiste e iniziato nel corpo di Cristo, quando persino il rifiuto e la violenza sono diventate invece che la fine soltanto l’inizio.
Il mondo nuovo quaggiù – sono ancora parole del vescovo calabrese – è il corpo di Cristo che si allarga a noi e ci vuole sue membra, animati dalla sua stessa vita. Mossi dal suo Spirito noi siamo liberi, coraggiosi, audaci: così ci vuole Gesù, che dona il suo corpo.”