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L’Aula Magna del Seminario Teologico di Catanzaro dedicata al Beato Francesco Mottola

Il 16 dicembre scorso, presso il Pontificio Seminario Teologico «San Pio X» di Catanzaro, i vescovi calabresi, i superiori, seminaristi e studenti tutti si sono riuniti presso l’Aula Magna dell’Istituto Teologico per la sua dedicazione al Beato Francesco Mottola. Il rito di benedizione dell’Aula – riaperta dopo un intervento di ristrutturazione – è stato presieduto dall’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago; «dedicare quest’Aula Magna al nostro Beato – ha detto il presule – significa affidare a lui  le attività intellettuali di questo Istituto, ma anche avere in lui un esempio di carità fraterna».

Siccome nella stessa mattinata è stata riaperta al culto la Cappella maggiore del Seminario di Catanzaro, per il Rettore don Mario Spinocchio, tale coincidenza ha un valore simbolico: l’Aula Magna (resistita all’incendio del ’41) e la Cappella infatti sono luoghi dell’incontro con il Signore; luoghi dai quali possono partire le fiamme della carità perché la Calabria tutta possa risplendere. Si è così ufficialmente rinnovata l’alleanza educativa tra il Seminario e l’Istituto, come ha affermato il Pro-Direttore don Michele Munno. E l’Aula Magna – ha continuato don Michele – dedicata al Beato Francesco Mottola, è locus theologicus di sinodalità ecclesiale, in quanto nomen omen: «da qui bisogna partire per essere certosini della strada e samaritani amabili di Calabria».

Mons. Francesco Milito, Vescovo emerito di Oppido Mamertina-Palmi, già Rettore, ha tenuto quindi una relazione dal titolo Francesco Mottola. Beato del nostro Seminario, contestualizzando e descrivendo la formazione del Beato nel Seminario di Catanzaro, voluto dal Pontefice Pio X nel 1912 e offrendo alcune rilevazioni: dalle testimonianze emerge il profilo mansueto ed umile del Beato, interveniva infatti solo quando interpellato; la sua classe era costituita da persone tutte ragguardevoli, ciò ad indicare che la comunione degli obiettivi eleva le anime; l’attuale Aula Magna – originariamente Cappella del Seminario – è una vera e propria “reliquia”: luogo nel quale don Mottola ha pregato e che tante volte ha rievocato: «Signore abbi pietà di me: ricostruiamo, rifacciamo la nostra tela d’amore, come allora, ricordi Gesù? L’aurora del mio sacerdozio, sulla collina del Pio X, i sogni, gli ideali… non sono spenti» (F. Mottola, Diario dello Spirito, Tipografia La Roccia, Tropea 19922, 60).