Editoriale del n.2 / 2024
L’Anno Santo, la Speranza e noiMentre una guerra imperversa dentro i confini dell’Europa ed un’altra, in Medio Oriente, minaccia proiezioni globali, Papa Francesco inaugura il Giubileo della Speranza. Basterebbe pensare solo a questo, per scrutare il profilo della nostra fede nel disegno della nostra storia. Da un lato il male, che nelle atrocità dei conflitti bellici vede la massima rappresentazione. Dall’altro il bene, che nell’esercizio della speranza cristiana non scorge solo una promessa, ma si traduce in impegno verso una possibilità concreta. E noi?
Nel saluto e nell’augurio con il quale, facendoci un dono immenso, ha accettato di accompagnare i lettori di questo numero di Parva Favilla, Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Coordinatore del Giubileo 2025, scrive: “In un mondo che spesso appare avvolto da incertezze e difficolta, la Speranza è la luce che ci guida, ci sostiene e ci spinge a guardare con fiducia verso un futuro di pace e di comunione fraterna.”
Il beato Francesco Mottola, che visse i Giubilei del 1933 e del 1950, ci propone un itinerario non solo “romano”, ma soprattutto spirituale, con il suo approccio totalizzante: lo troverete in queste pagine. Che vogliono declinare il tema della Speranza guardando alle Sacre Scritture come all’attualità, alle attività dei tre rami della Famiglia Oblata come alla cultura, alla vita della Chiesa come agli spettacoli.
E’ in questo clima di fermento religioso e culturale, arricchito dalla beatificazione del Padre, che a me viene affidata la direzione di Parva Favilla. La accolgo con entusiasmo, e con grande emozione, pensando a Chi l’ha fondata e diretta, e ai direttori che si sono succeduti nei suoi primi 91 anni di storia. Prima però ringrazio il direttore che mi ha preceduto, don Francesco Sicari, che con una decisione coraggiosa ha propiziato la nomina del primo direttore laico (ma oblato) di questa rivista. Don Francesco, per nostra fortuna, resterà all’interno di questa meravigliosa redazione, che ha costruito giornalista dopo giornalista. Ringrazio l’editore, cioè la Fondazione Casa della Carità, e per essa il presidente Ferdinando Pietropaolo, per la fiducia accordatami. E rivolgo un pensiero ancora grato al professore Giuseppe Locane, che vedo sorriderci da Lassù e che tanti anni fa, nel 1981, chiese a quel giovane giornalista di belle speranze che ero io, il suo primo articolo per Parva Favilla.
Continueremo così a ragionare al ritmo pacato della parola scritta, avvalendoci da oggi in poi anche della modalità on line: nasce infatti – questa è l’altra novità – il sito web www.parvafavilla.it che affiancherà la rivista cartacea quadrimestrale e che, ospitando pure articoli pubblicati coi tempi stretti della cronaca, aspira a diventare una sorta di agenzia informativa delle Oblate, dei Sacerdoti e degli Oblati laici di don Mottola. Vi invito a visitarlo da subito.
Grazie per la vostra attenzione, buona lettura. E buon Natale, nella luce del Signore e nella prospettiva di un Anno Santo.

