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Presentate a Palazzo dei Bruzi le tappe cosentine della "Carovana aclista peace at work", in programma il 9 settembre. L'8 a Reggio Calabria, il 10 a Catanzaro.

La pace si costruisce col lavoro

 COSENZA – Come si diventa operatori di pace? La domanda risuona come un refrain, nelle nostre coscienze. Un ritornello a tratti assillante, dopo 1.287 giorni di guerra in Ucraina e 694 giorni di terrore e morte a Gaza, seguiti all’attacco di Hamas a Israele. I governi, vicini e lontani, provano a fare la loro parte. Le organizzazioni umanitarie, da tempo, da sempre, fanno la loro: e non è poca. Venerdì scorso, l’appello interreligioso per la pace, lanciato dalle comunità ebraiche, cristiane e musulmane di tutta Italia. Obiettivo: “Favorire qualsiasi iniziativa di incontro per arginare l’odio, salvaguardare la convivenza, purificare il linguaggio e tessere la pace. Responsabilità di singoli e di soggetti collettivi!”. Piccoli e grandi.

Da sinistra: Maria Locanto, vice sindaco di Cosenza; Maria Donato, presidente provinciale Acli Cosenza; Filippo Salatino, moderatore della conferenza stampa; don Francesco Bilotto, direttore Ufficio Lavoro e Problemi sociali Arcidiocesi Cosenza-Bisignano.

  Questa mattina, da Palazzo dei Bruzi, sede del Comune di Cosenza, un altro segnale va a congiungersi alla massa critica dell’impegno degli uomini di buona volontà. Nella sala consiliare, le ACLI provinciali hanno lanciato la Carovana aclista peace at work,  “perché – ha spiegato la presidente Maria Donato – la pace parte dal lavoro, si costruisce dal basso, non è un problema solo politico, ma culturale. Nel momento storico che stiamo vivendo – ha proseguito – è necessario sensibilizzare la comunità civile affinché tutti diveniamo operatori di pace nel concreto quotidiano”. Ecco come nasce la Carovana aclista peace at work: “L’iniziativa è promossa dalle Acli nazionali col patrocinio dell’Ufficio Nazionale problemi sociali e lavoro della CEI, Rete Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi, e vuole presentare piccole realtà lavorative con forte valenza sociale”, ha detto l’ avvocatessa che da meno di un anno guida L’Associazione Cattolica Lavoratori Italiani della provincia di Cosenza.

Maria Donato, presidente provinciale Acli Cosenza.

  E in provincia di Cosenza, nella mattinata del 9 settembre, la “Carovana” – partita dalla Sicilia con arrivo in Lombardia – arriverà a Belvedere Marittimo per incontrare i ragazzi della comunità socio-educativa “Lo scoiattolo”, avviati all’attività lavorativa per affrancarsi dal disagio sociale, presso il ristorante “Saper e sapori” alla presenza del vescovo di San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega.

  Nel pomeriggio, a Santa Domenica Talao altra tappa cosentina nella sartoria sociale “Mettiamoci un punto”. La sartoria è nata da un’idea del coordinamento Donne Acli Calabria, con la collaborazione di Acli Colf nazionale e Fai Acli regionale: in essa, si accolgono donne vittime di violenza domestica, organizzando percorsi di formazione al lavoro che sfociano nella realizzazione di manufatti sartoriali, il cui ricavato è devoluto in loro favore.

Alla conferenza stampa moderata dal giornalista Filippo Salatino è intervenuto anche il direttore dell’Ufficio Lavoro e Problemi sociali dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano: “L’economia – ha affermato don Francesco Bilotto – va sostenuta col lavoro e con una ricaduta sociale, non con la guerra”.

La vice sindaco di Cosenza, Maria Locanto, nel suo intervento alla conferenza stampa, nella sala consiliare del Comune.

  Emblematica la sede scelta dalle Acli di Cosenza per presentare il tour che parla di pace e di lavoro: “La pace – le parole nel saluto della “padrona di casa”, la vicesindaco Maria Locanto – va costruita ogni giorno. Una pace disarmata e disarmante, secondo l’insegnamento di Papa Leone e della Chiesa”.

  Le tappe “cosentine” della Carovana aclista per la pace, saranno precedute in Calabria dalla tappa programmata a Reggio (dove si terrà una tavola rotonda) per l’8 settembre, e seguite da quella fissata a Catanzaro per il giorno dopo, 10 settembre.

Saranno presenti Pierangelo Milesi, vice presidente nazionale delle Acli; Mariangela Perito, responsabile nazionale del Coordinamento donne Acli; Giamaica Puntillo, presidente nazionale Acli Colf.

 Intanto, numerosi gli (e soprattutto “le”) esponenti di associazioni, organizzazioni ed organismi che questa mattina hanno preso parte alla conferenza stampa a Palazzo dei Brusi. Perché si, la pace passa dal cuore di ogni persona.