Proclamati oggi santi da papa Leone XIV in piazza San Pietro
Frassati e Acutis, l’Amore che sussurra al cuore dei giovaniOggi la Chiesa ha innalzato lo sguardo e celebrato due vite che parlano direttamente al cuore dei giovani e dei fedeli di ogni età. Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, canonizzati in Piazza San Pietro, mostrano che la santità non è lontana, ma nasce nella trama semplice dei giorni, nei gesti piccoli e luminosi, nella fedeltà silenziosa al Vangelo.

Nell’omelia, il Papa ha ricordato con forza e dolcezza che «il rischio più grande della vita è quello di sprecarla al di fuori del progetto di Dio». La vita, dono fragile e immenso, chiede di essere custodita con sapienza, illuminata dallo Spirito Santo che orienta i nostri passi. E ancora ha ammonito: «Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». È l’invito a lasciarsi condurre, a gettarsi senza esitazione nell’avventura che Dio propone, «con l’intelligenza e la forza che vengono dal suo Spirito».
Pier Giorgio Frassati seppe unire preghiera e carità, il desiderio di Dio e l’impegno sociale. Tra le strade di Torino, la sua fede divenne luce che scaldava i poveri e gli amici.


Carlo Acutis, adolescente dei nostri giorni, trasformò la sua vita ordinaria in un luogo di santità: tra scuola e sport, amicizie e Messa quotidiana, fino all’Adorazione eucaristica. Ripeteva che «la tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio».

Due epoche diverse, due cammini che si incontrano nella stessa fiamma: la fiamma di chi ha saputo dire “sì” a Dio senza riserve. Nelle parole del Papa risuona l’eco di un Amore che sussurra al cuore dei giovani, come un invito che non conosce tempo. È la voce che non lascia nulla perduto, neppure la fragilità o la sofferenza.
Così, oggi, Frassati e Acutis diventano segni universali, stelle giovani che brillano nella notte della storia. Ricordano a ciascuno di noi che la santità è vicina, concreta, possibile, e che lo sguardo può sempre sollevarsi “verso l’alto”. Come ha concluso il Papa, seguendo il loro esempio: «Non io, ma Dio», e «Se avrai Dio per centro di ogni tua azione, allora arriverai fino alla fine». Che la loro testimonianza, intrecciata di luce e coraggio, ci accompagni nel trasformare ogni giorno in un piccolo capolavoro di fede e amore.