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Da domani 21 giugno la novena, il 29 il Premio, il 30 la Concelebrazione presieduta dal vescovo Nostro

Beato Francesco Mottola, è il tempo della festa liturgica

Avrà inizio domani, 21 giugno, nella Concattedrale di Tropea la novena di preparazione alla festa liturgica del Beato Francesco Mottola.

La famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore, insieme al parroco della parrocchia Maria SS. di Romania in Tropea hanno preparato il programma delle celebrazioni che si svolgeranno fino al 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo e giorno in cui si fa memoria del pio transito al cielo del sacerdote tropeano.

In ogni sera della novena saranno presenti alcuni sacerdoti e religiosi della diocesi che presiederanno la celebrazione eucaristica e rivolgeranno ai fedeli una riflessione a partire dalla parola di Dio proclamata nella liturgia, con riferimenti specifici alla vita e alla spiritualità di don Mottola. 

Al termine del novenario, il 30 giugno, sarà il Vescovo Attilio a presiedere la concelebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore per la testimonianza luminosa e sempre attuale che viene dal nostro Beato.

Numerosi anche in questo periodo i pellegrini che ogni giorno visitano la sua tomba, posta nella Cappella del Crocifisso ligneo, nella navata laterale della Cattedrale. 

Ad essi si aggiungeranno i fedeli delle varie parrocchie che sono state invitate nei giorni della novena, insieme ai rispettivi parroci: Limbadi, Soriano Calabro, Vibo Valentia, Ricadi, Drapia e Caria, San Giovanni Sambatello (RC).

Quest’anno è significativo che durante il novenario nel calendario liturgico si celebrano anche  due solennità, che tanto hanno inciso nella vita e nella spiritualità di Don Mottola: la  solennità del Corpus Domini e quella del Sacro Cuore.

La vita di don Mottola infatti è stata una vita eucaristica: l’Eucarestia  era il centro della sua giornata e  l’alimento del suo sacerdozio fino a diventarne contemplativo e poetico cantore.  Ed è dalla contemplazione del Sacro Cuore che Don Mottola attingerà la carità per entrare nel mistero della presenza e dell’amore di Dio in tutta la vita dell’uomo e gli consentirà di moltiplicare quotidianamente le sue energie perché si possa affermare nel mondo il regno di Cristo.

“La più grave povertà è non conoscere Dio” (Papa Leone XIV). 

La vita di don Mottola è stata la storia di un avventura meravigliosa: quella di un uomo e sacerdote che ha cercato e trovato il Signore, diventandone testimone vero e profetico, narrando con la sua vita questo amore e rimanendone fedele fino alla fine.