Un riconoscimento a chi declina l'etica con l'empatia e la verità
Al vescovo Attilio Nostro la Presidenza onoraria dell’Osservatorio regionale “Media e Minori” del Corecom CalabriaREGGIO CALABRIA – In un clima di profonda partecipazione, il Comitato Regionale per le Comunicazioni della Calabria (Corecom) – presieduto dall’avvocato Fulvio Scarpino e composto dall’avvocato Mario Mazza e dal giornalista Pasquale Petrolo – ha conferito a monsignor Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e segretario della Conferenza Episcopale Calabra, la Presidenza Onoraria dell’Osservatorio Regionale Media e Minori.

Un riconoscimento che premia: “L’alto valore morale e l’impegno costante nella promozione di una comunicazione ispirata ai valori dell’etica, dell’empatia e della verità”.
Il conferimento rappresenta un segno tangibile di attenzione verso le nuove generazioni e il loro rapporto con i social e il mondo digitale, sempre più centrali nella formazione dei giovani e nella costruzione della realtà contemporanea. Come sottolineato durante l’iniziativa, “i social e i media digitali non sono più soltanto strumenti di informazione: sono ambienti di vita, spazi di relazione, luoghi di identità.”
L’Osservatorio Regionale “Media e Minori” del Corecom della Calabria, si propone di promuovere ricerca, formazione e collaborazione istituzionale sui grandi temi dell’educazione ai media dell’informazione digitale e della tutela dei minori.
Tra le aree di maggiore attenzione:
- Media education;
- Digital journalism;
- Reputazione online;
- Cyberbullismo e Hate speech;
- Le nuove frontiere del Metaverso e dell’Intelligenza Artificiale.

Con la presidenza onoraria di monsignor Nostro, l’Osservatorio rafforza la propria missione di costruire ponti tra le istituzioni, l’università, la scuola, le famiglie e gli studenti, per accompagnare i più giovani nell’uso consapevole e responsabile dei social e delle nuove tecnologie.
Nel suo intervento, Attilio Nostro, ha voluto lanciare ai ragazzi un messaggio diretto, sincero e profondamente umano: «Anch’io sono stato un bullo da bambino. Ho detto parole che hanno ferito. Ho taciuto quando qualcuno aveva bisogno. Oggi, capisco ogni singola sofferenza. Quando tornate a casa, abbracciate i vostri genitori. Vi hanno mai chiesto come state? Oggi lo chiedo io: come state? Vi hanno mai abbracciato? Abbracciateli voi».
Parole, quelle del vescovo, che hanno attraversato l’aula come un’onda d’urto, posandosi sui volti e pervadendo i cuori dei ragazzi e degli adulti presenti. In quel momento, l’Osservatorio “Media e Minori” ha mostrato la sua vera essenza: non solo luogo di vigilanza, ma spazio di ascolto, tenerezza e rinascita.
Il nuovo corso dell’Osservatorio si apre dunque all’insegna dell’etica e dell’innovazione, unendo autorevolezza e visione, per un mondo digitale in cui, di fronte alla freddezza dell’intelligenza artificiale, prevalga sempre l’umanità, con i suoi valori e le sue emozioni.


L’evento, realizzato con il patrocinio dell’AGCOM e con risorse economiche messe a disposizione direttamente da Roma, ha visto la partecipazione del Coordinamento Nazionale dei Corecom, con la presenza di una rappresentanza di presidenti regionali giunti per testimoniare la loro adesione a un progetto che fa del Corecom Calabria il capofila, nel panorama italiano, di una nuova stagione di impegno culturale ed educativo.
Tra gli interventi più significativi, quelli di Elena Boschini (Presidente del Corecom Valle d’Aosta), Cesare Gariboldi (Presidente del Corecom Lombardia) e Vincenzo Cimino (Presidente del Corecom Molise), che hanno evidenziato come i “Corecom italiani non siano più soltanto autorità di vigilanza, ma garanti morali e sociali di un web che deve tornare umano, consapevole e accogliente”.
A portare la voce dell’informazione e della comunicazione pubblica è stato Massimo Fedele, Direttore di Sede di Rai Calabria, che ha evidenziato: «Quando la televisione incontra la scuola e la chiesa, nasce qualcosa che educa, che non si dimentica».
Il momento più intenso si è vissuto quando, nell’aula gremita, la luce si è abbassata e sullo schermo è apparso il volto di Carolina Picchio, la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia. Il video della Fondazione Carolina ha destato nei presenti silenzio e commozione. Poi la voce del padre, Paolo Picchio, ha colmato quel silenzio con parole che hanno toccato l’anima:
«Io ho perso mia figlia, ma non voglio che altri padri perdano le loro».
Il suo intervento è stato una preghiera civile, un richiamo al coraggio di educare e alla responsabilità collettiva di proteggere. In quelle parole, nel dolore trasformato in impegno, l’aula del Consiglio regionale della Calabria si è fatta casa e la politica ha ceduto il passo all’umanità.

Il Comitato regionale per le Comunicazioni ha, dunque, dato vita a un evento che ha valicato i confini calabresi in una visione alta e globalizzata di diffusione della media education.
A monsignor Attilio Nostro più che un’onorificenza il Corecom della Calabria ha conferito il proprio mandato morale: costruire, attraverso l’Osservatorio “Media e Minori”, un futuro in cui l’intelligenza dell’uomo, contaminata da anima e cuore, vinca sull’intelligenza artificiale, e la parola torni a essere abbraccio, ascolto e speranza.
———
(*) Giornalista Professionista – Presidente della Commissione “Comunicazione digitale e Media Education, Digital Journalism e New Media, Web Reputation, Cyberbullismo, Hate Speech, Metaverso e Intelligenza Artificiale” dell’Osservatorio Regionale Media e Minori

