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Un libro sul medico di Caracas che sarà canonizzato in piazza San Pietro domenica prossima, 19 ottobre

José Gregorio Hernandez, il primo santo venezuelano

Medico dei poveri e tra i poveri, conosciuto e amato al punto che alla sua morte si fermò un intero Paese, José Gregorio Hernández sarà proclamato santo il 19 ottobre in Piazza San Pietro, diventando il primo santo del Venezuela. Con lui, la Chiesa universale riconosce la santità di un laico che ha saputo vivere la propria professione come autentico servizio evangelico, ricordando a tutti che la chiamata alla santità riguarda ciascun battezzato.

La copertina del libro sul “medico santo” venezuelano.

A raccontare questa straordinaria figura è il libro di Manuela Tulli, José Gregorio Hernández. Il primo santo del Venezuela (Edizioni Ares, 144 pp., €14), un ritratto intenso e documentato del “medico del popolo”, uomo di scienza e di fede che dedicò la vita ai malati e ai poveri del suo Paese.

Attraverso una narrazione limpida e ricca di dettagli, la vaticanista dell’ANSA conduce il lettore dentro la vita di un uomo che, pur rimanendo laico, seppe incarnare in modo profondo il Vangelo della carità. Morì il 29 giugno 1919, dopo aver pronunciato parole di straordinaria attualità: «Offro la mia vita per la pace nel mondo». In quelle stesse ore, la firma del Trattato di Versailles metteva fine alla Prima guerra mondiale — un segno che, per molti, suggella la sua esistenza donata per la pace.

La giornalista Manuela Tulli, autrice del libro su san José Gregorio Hernandez.

Un punto di forza del libro è la capacità di intrecciare la biografia storica con la dimensione spirituale: la narrazione non si limita a elencare date o eventi, ma restituisce il senso profondo della santità quotidiana.

Papa Francesco, che ne ha promosso la canonizzazione, lo ha definito “un modello di santità impegnata nella difesa della vita, come un buon samaritano, senza escludere nessuno”.

La figura di José Gregorio Hernández viene accostato a san Giuseppe Moscati, e invita a riscoprire la santità come dono, come possibilità universale, radicata nella vita quotidiana, nella professione, nella cura, nella dedizione silenziosa.