25 anni di sacerdozio accanto a Cristo Salvatore

Don Enzo Gabrieli è il parroco di San Nicola di Bari a Mendicino. È l’artefice della grande chiesa di Cristo Salvatore, complesso pastorale parrocchiale realizzato dieci anni fa, sempre in questo paese della cintura cosentina. E’ giornalista, saggista, comunicatore. Ed è anche il postulatore della causa di beatificazione di don Francesco Mottola, che dal 10 ottobre del 2021 è annoverato nella schiera di Beati.

C’era pure Parva Favilla, alla Santa Messa per il 25esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, nella grande chiesa sulle colline cosentine divenuta fucina di attività a tutto tondo, dove sono state anche ospitate famiglie di profughi ucraini e dove, da giorni, si respira aria di festa.

Il festeggiato, don Enzo, ha reso questo momento la festa di tutti quelli incontrati nel suo intenso cammino di sacerdote; di tutti quelli che, suo tramite, credono nel Salvatore; ma, soprattutto l’occasione del suo rendimento di grazie al Signore.

Un “grazie”, tanti “grazie”, espressi nei gesti di una liturgia fortemente partecipata, e pronunciati in un’omelia immaginata come un colloquio con Gesù. “Mendicino per oltre 24 anni, la comunicazione, i maestri della santità, il Seminario: non solo luoghi o incarichi – dice don Enzo a Gesù -, ma volti, storie, tanti fotogrammi di quel tuo sogno, o Signore, a cui dico ancora il mio grazie, perché non ricordo niente dove non ci sei Tu”. Ma “Signore, Tu mi sei necessario ancora, sempre – aggiunge don Enzo -: fammi amare il fratello, quello incappato nel brigante e quello che fa il brigante, prendendomi cura del primo e aprendo il mio cuore all’altro. So che ti chiedo tanto, so che ti chiedo tutto, ma dai tuoi santi ho imparato che bisogna avere il coraggio di osare, di chiedere, ed io voglio sognare ancora, e sentire la Tua voce” ha concluso don Enzo, chiedendo anche l’aiuto di Maria.

Anche noi abbiamo pregato assieme a don Enzo, ai suoi parrocchiani, ai suoi amici sacerdoti come don Francesco Sicari venuti (alcuni davvero da lontano) per abbracciarlo; alle tante autorità accorse a condividere questo momento di grazia. E abbiamo invocato per lui la carezza di Don Mottola.